La Clean Clothes Campaign mira in particolare a migliorare le condizioni di lavoro in una delle fasi più critiche nella realizzazione di un capo, quella della sartoria. Ma il sito non dimentica coloro che desiderano fare un ulteriore passo avanti. Ad esempio, combina la dimensione “vestiti puliti” con la “qualità biologica” o “commercio equo e solidale” del cotone. Per loro pubblica la guida “Label Fringue”, co-pubblicata con écoconso. Storia di trovarsi nel labirinto di etichette sociali e ambientali nell’abbigliamento.
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