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Nomofobia? Come si dice ?

Andiamo, ancora un’altra nuova fobia. È la paura del pesce pagliaccio? (oh no, questa è Nemofobia …). O la paura di Mauritius? (oh no, questa è la momofobia …).

C’è un’idea … ma no.

In effetti, la nomofobia è la paura di essere separati dal tuo telefono. Paura di non essere raggiungibile, essenzialmente, ma anche di non sapere, in questo momento, cosa sta succedendo nel mondo.

Se questa paura può manifestarsi con il primo telefono cellulare, viene esacerbata con l’arrivo di smartphone connessi in modo permanente, che per alcuni sono diventati l’appendice essenziale di tutta la normale esistenza terrestre.

Cosa è successo nel mondo negli ultimi 30 secondi? Cosa succederà nei prossimi 30? Come sarà il tempo domani? Ci è piaciuto il mio stato su Facebook? Ho già ricevuto l’ultima newsletter di ecoconso? Ah, crudele angoscia dell’esistenza.

Se questo comportamento fosse limitato a un lieve disturbo ossessivo compulsivo (disturbo ossessivo compulsivo), potrebbe farti sorridere o addirittura ridere. Ma oltre al tempo trascorso in permanenza in contatto, alcuni si disconnettono “nella vita reale” dalle persone che li circondano, a forza di voler interagire “virtualmente” con … altri.

Detto questo, sta emergendo un altro pericolo, lo smartphone diventa gradualmente la chiave di tutti i tasti.

Hai voglia di un caffè? Avvia la macchina con il tuo telefono. Vuoi sapere se la tua pianta d’appartamento ha sete? (sì, una sola pianta, quando vedi il prezzo dei vasi da fiori collegati, non ti fa venir voglia di competere con le serre di Laeken). Controlla a distanza l’umidità del terreno. Apri o chiudi la tua auto. Paga in negozio. Sveglia la mattina. Effettua trasferimenti di denaro o controlla la tua casa.

Quando vediamo che BMW ha dovuto aggiornare il suo sistema di gestione per le sue auto connesse a causa di una violazione della sicurezza, ci chiediamo finalmente se la nomofobia non possa diventare anche la paura di perdere tutto se perdiamo il nostro smartphone.

Esperto di sicurezza informatica, una professione del futuro!

Detto questo, ti lascio, non guardo i miei messaggi da quasi cinque minuti e improvvisamente non mi sento bene … 😉

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