“Questa colonna è utile?” Mi sono chiesto questa settimana. Sarebbe un peccato che una colonna che denuncia oggetti inutili fosse essa stessa tassata come inutile (anche se, da qualche parte, questo è davvero il suo obiettivo finale). Questo è il motivo per cui, in caso di dubbio, questo mese ti offro un testo multiuso. Se la satira proposta di seguito non suscita il tuo entusiasmo, puoi comunque usarla come un gioco di dizione, da leggere ad alta voce, senza inciampare nelle parole e il più velocemente possibile. Una versione più ecologica dei “calzini dell’Arciduchessa”, per occupare le tue ore a prendere il sole in spiaggia. O devi solo buttarlo via. Ma non in un bidone della spazzatura con sensore!
Un bidone della spazzatura dell’ascensore?
Ma no, non un bidone dell’ascensore, che va su e giù, no no, il bidone del sensore. Perché è l’oggetto di questo mese, acquisto essenziale per ogni famiglia: la spazzatura che dovrebbe aprirsi per il suo accesso superiore ad ogni approccio della tua mano.

Comodo: niente più bidoni della spazzatura sovraffollati il cui coperchio minaccia di cadere rischia di rovesciare bucce, sporco e rifiuti. Igienico: non devi più toccare la parte superiore di un bidone della spazzatura sporco, appiccicoso e sporco, o anche un mestolo archisospetto.
Ci presenteremo allora come censori di fronte a questa superba idea sensata? Censori no, certamente no. Ma non mi interessa portarci di corsa in qualche bancarella o supermercato ben fornito per cercare questa gemma. Ricorda che esisteva già sotto forma di pedale. Minor consumo di energia. Uff, per un momento ho pensato che avessimo trovato un oggetto utile e inutile. Ma no. Ancora mancato.
Quindi non contare su di noi per flettere e incensare questo sensore spazzatura (nemmeno profumato con l’incenso). Soprattutto da quando ha una sorella, ancora più interessante e attraente. Perché nella grande famiglia dei bidoni della spazzatura magici, la spazzatura del sensore può essere a contatto con la spazzatura dell’Arciduchessa, che asciuga i rifiuti. O i calzini, ovviamente.
La spazzatura che si asciuga, ecco un’invenzione che, è certo, ci fa cadere. E come funziona ? Asciuga i rifiuti, come con le zuppe in bustine ma nella versione spazzatura, per farli asciugare, archisecs, così fallimenti, scusate, secchi, che improvvisamente occupano meno spazio. Ciò che non rovina nulla è che in più è carino, super carino, molto spirito “i-trash”.
Dannazione! Ci sigilla a bocca aperta questa tecnologia sacra. La loro immaginazione è illimitata. Nessun grande vincitore in questo gioco, nessuno dei due sarà la spazzatura per farci andare a ballare.
(Mi vergogno. Sì. Ma presto anche per me sono le vacanze!)
