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Articolo inutile del mese: basilico di plastica

Oggetto inutile del mese: basilico che se lo metti in una salsa di pomodoro, i tuoi denti si attaccheranno dopo

In questa sezione sono già arrivato al punto di parlare della Fossa delle Marianne per cercare di quantificare un po ‘il mio abissale stupore e la mia totale incomprensione di fronte a certi oggetti che atterrano qui. Ebbene, non so quale immagine usare in quanto “noi” (il consumatore, il cittadino, il belgius sympathicus , la società in generale …) siamo scesi molto in basso e, secondo l’espressione consacrata dal tempo, abbiamo iniziato per scavare e sul serio non vedere più il cielo.

Perché comunque, vediamo, è possibile un giorno immaginarsi di fare il basilico di plastica? Eh? Quale mente contorta abbiamo seguito per lanciare sui nostri scaffali questa cosa stravagante che qualcuno finirà per acquistare, anche per caso?

Andiamo, sì, posso immaginare che, da qualche parte, a volte, in determinate circostanze specifiche, una pianta di plastica possa essere giustificata. Ammettiamolo.

Ammettiamolo, perché sono sicuro che sia già successo che qualcuno abbia commesso un errore e abbia comprato un ficus di plastica piuttosto che uno vero (a volte è vero …).

Ammettiamo anche che, in un ufficio pieno di lavoratori stressati e distratti, finiamo per piantare una pianta artificiale, disgustati di vedere settimana dopo settimana poveri cari clorofilli che si seccano le foglie con grandi colpi di neon e dimenticano di annaffiare.

Ma un basilico? No, ma francamente il basilico è ancora quello che metti in cucina per rubare ogni tanto qualche foglia per insaporire il pomodoro-mozzarella, la pasta o la fresca insalata estiva che puoi mangiare provando a mangiare tra due docce?

No ? È davvero a questo che serve un basilico da interni? Non lo mettiamo a casa per i bei fiori o perché rimane verde tutto l’anno ?!
Allora perché, ma perché un basilico di plastica? Per sembrare carina? Per far credere alla gente che cuciniamo come in TV? Ingoiare plastica una notte per sbaglio? Per metterci sopra l’odore del basilico mentre lo fai nel virtuale? Per infastidirci? (chi lo sa…)

No davvero, lì, scusa, non vedo.

È a questo punto che ammetto che di tanto in tanto riceviamo una lettera che ci informa che questo o quell’oggetto qui gentilmente denunciato può essere utile. E lo capisco. Si si.

Ma lì, no. Detto questo, se hai qualche suggerimento, non siamo bigotti.

Con ciò, buone vacanze, l’Arte dell’eco prende i suoi quartieri estivi. Non esitate a portarci foto di oggetti inutili raccolti qua e là, non è che ci manchino, ma è sempre bello vedere che ci pensate … e che continuate ad avere riflessi di ‘eco-consumatori in vacanza 😉

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