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Anche tu riempi gli oceani di biglie di plastica!

Ecoconso sarebbe passato alla parte plastica della Forza? Niente affatto, ma i fatti ci sono: senza saperlo stiamo scaricando tonnellate di plastica * negli oceani. Semplicemente perché i nostri cosmetici lo contengono sotto forma di microsfere!

Cosa fanno le perle di plastica nei nostri cosmetici? A cosa servono ? È per riempire il volume con un materiale più economico di una crema detergente con estratto di orsetto (extra per morbidezza)? O sono impregnati del profumo della rugiada bianca dalle pianure selvagge dell’Himalaya? Prima di tutto, ci sono pianure sull’Himalaya?

Potrebbe, ma no. Vengono utilizzate palline di plastica:

  • oppure per dare più “fluidità” e cremosità ai cosmetici (aaaah, queste deliziose plastiche cremose, così piacevoli…);

  • o per produrre un effetto esfoliante.

Si potrebbe pensare che questa sia un’invenzione recente. A volte diciamo a noi stessi che non sappiamo più cosa fare del petrolio, volendo mettere la plastica ovunque. Non è. Queste microsfere sono state utilizzate in molti cosmetici sin dagli anni 90. Vale a dire se è passato un po ‘di tempo (ci sono anche persone nate negli anni ’90 che oggi lavorano, è una follia).

Strano che un giorno abbia deciso che gettare la plastica nell’acqua era una buona idea …

Sfortunatamente, queste perle non sono biodegradabili e quindi finiscono nelle nostre acque reflue. Non filtrate dagli impianti di trattamento delle acque reflue, finiscono nell’ambiente, dove vengono soprattutto inghiottite dagli animali. Sostituiscono, ad esempio, il cibo per pesci e trasportano gli inquinanti che rilasciano negli organismi viventi. Un salmone inghiottirebbe da due a sette microsfere al giorno. E chi mangia il salmone? (eccetto gli orsi del National Geographic).

Ovviamente nulla dice che si trovino direttamente nella carne del pesce. Ma devi ammettere che gettare plastica nell’ambiente non è l’idea migliore. Butti una borsa per terra? Non buono.

Ovviamente, queste microsfere non sono l’unica fonte di plastica negli oceani. Lavare i nostri tessuti sintetici o rompere i macro rifiuti di plastica sono altri. Ma non è un motivo.

Due buone notizie, però:

→ i produttori utilizzano sempre meno queste microsfere. Alcuni li hanno banditi, altri si stanno unendo al lato chiaro della Forza.

→ La Francia li bandirà nel 2018.

Nel frattempo possiamo evitare i prodotti che lo contengono. Non ci sono etichette ma questo elenco è di grande aiuto!

-> http://beatthemicrobead.org/fr/liste-de-produits.

Cerchi alternative alla plastica? Scopri la nostra campagna La plastica non è automatica!

* 2,63 tonnellate di microsfere per i saponi utilizzati negli Stati Uniti (Gouin & al, 2011).

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